Tutti gli appassionati hanno ancora negli occhi il terribile incidente che ha coinvolto, nel round finale di Imola del Dunlop National Trophy 1000, i piloti Luca Salvadori, Nicola Chiarini e Simone Saltarelli. Simone Saltarelli, travolto da Nicola Chiarini, è quello che dei tre ha avuto la peggio, ma, dopo circa 20 giorni di ospedale è finalmente tornato a casa – E’ stato bellissimo uscire dall’ospedale e tornare dalla mia famiglia – ha dichiarato un pimpante Saltarelli – per fortuna dopo 12 giorni ricoverato a Imola e 5 a Senigallia, le condizioni della milza sono in netto miglioramento e anche la lussazione della spalla, grazie all’ottimo intervento dei medici imolesi, sta tornando a posto. Per le sei vertebre rotte, la L1, L2, L3, L4, L5 e D11 invece, avrò la prossima lastra il 31 ottobre, e i 40 giorni previsti di riposo assoluto termineranno tra qualche settimana e visto che ne ho già scontati una ventina, diciamo che sono sulla via della guarigione anche se in piedi mi affatico dopo pochissimi minuti, da seduto invece, me la cavo meglio. Spero di poter essere in forma discreta per andare a Eicma con il mio gruppone di amici piloti: Roberto Farinelli, Alessandro Delbianco, Kevin Manfredi, Kevin Calia e Luca Vitali. Quello di Imola – ha continuato Saltarelli – è stato forse l’incidente più brutto della mia carriera, e la cosa incredibile è che nel 2018 proprio in quella zona del tracciato avevo subito un bruttissimo high side in cui mi ero rotto un piede, stavolta però è andata peggio. Quando ho visto Luca Salvadori sbandare, ma la prima svirgolata è stata leggera, ho pensato, ora lo passo a sinistra, poi però la sua Ducati è partita di colpo dall’altra parte e a quel punto non ho potuto fare nulla, l’ho tamponato e mentre ero a terra ho sentito due colpi fortissimi, il primo dell’incolpevole Chiarini che mi centrava e il secondo della mia moto che mi travolgeva, vista la situazione, mi è andata molto bene. Aggiungo che se da un lato Chiara, la mia compagna, ha perso, così, come i miei familiari, 60 anni di vita in un colpo solo, devo dire che la mia permanenza in ospedale è stata alleviata dalle migliaia di messaggi che ho ricevuto, davvero non ci potevo credere, mi hanno scritto persone che neanche conosco solo per informarsi di come stessi, e per tutta questa visibilità devo dire grazie a Luca Salvadori, con cui mi sento praticamente ogni giorno, Luca infatti ha portato con i suoi video tanta notorietà a tutti noi e io non posso che rendergli merito per tutto quello che sta facendo! Ora sto pensando solo a rimettermi, spero di poter tornare in moto a Gennaio, per essere pronto per la prossima stagione, ho 38 anni ma mi sento ancora bene e a Imola me la sarei giocata, diciamo che con l’annullamento della gara, perdere, mi ha dato meno fastidio, e penso che Gabriele Giannini la pensi come me, sarebbe stato meglio perderlo o vincerlo sul campo, ma è andata così, l’importante per me è che l’incidente non mi lasci strascichi emotivi per tornare nel 2023 più forte di prima – Caro Simone, noi e tutti gli appassionati di moto ti aspettiamo la prossima stagione ancora in pista, per goderci lo spettacolo che tu e tutti gli altri piloti del National Trophy sapete regalare!